LABIOPALATOSCHISI

e allattamento

Labiopalatoschisi e allattamento

La labiopalatoschisi è una patologia che può essere diagnosticata tempestivamente in età prenatale attraverso un’ecografia. È fondamentale che i genitori dopo la diagnosi si rivolgano ad un centro specializzato, all’interno del quale sia il chirurgo maxillo facciale che il pediatra  possano fornire il loro  supporto qualificato.

1

Che cosa è la labiopalatoschisi

La labiopalatoschisi, il termine labbro leporino dovrebbe essere non più usato , è una malformazione che si manifesta con la la schisi (fessura) del labbro superiore, della gengiva o del palato e che genera una  comunicazione diretta tra bocca e naso, di cui il palato funge da pavimento.

L’incidenza di questa malattia è di 1 bambino ogni 750, non se ne conoscono le cause,  probabilmente legati a più fattori, riconducibili ad una combinazione di genetica e ambiente.

Nella maggior parte dei casi, la labiopalatoschisi è monolaterale e più raramente  bilaterale; inoltre in base alle aree coinvolte dalla malformazione – si può distinguere tra:

  • labiopalatoschisi completa: in questo caso coinvolge contemporaneamente il labbro superiore, la gengiva e il palato
  • labiopalatoschisi incomplete:
    • labioschisi: è coinvolto unicamente il labbro superiore.
    • cheilognatoschisi: sono interessati il labbro superiore e la gengiva,
    • palatoschisi: la schisi coinvolge unicamente il palato.
    • labiopalatoschisi a salto: sono  coinvolti il labbro superiore e il palato.
2

L’allattamento con labiopalatoschisi

Uno dei primi problemi che si pongono alla nascita riguarda l’allattamento del neonato data la conformazione alterata del cavo orale.

È opportuno sottolineare che tutti i bambini – se adeguatamente seguiti – possono alimentarsi normalment con tettarella o dirrettamente dal cappezzolo. Non bisogna infatti escludere la possibilità di allattare al seno, anche se sono molto diffuse le modalità ibride in cui si alterna l’allattamento al seno con il biberon.Inoltre, si ricorda che la postura consigliata per l’allattamento al seno nel caso di labiopalatoschisi è quella definita dell’allattamento “a pallone da rugby”:  vedere il tutorial al sito https://www.youtube.com/watch?v=fsjXu1URDiM

Tenendo presente che la nutrizione con il latte materno deve costituire la scelta preferibile per tutti i vantaggi che comporta per il bambino, è opportuno tenere presente che esistono specifici dispositivi che consentono ai bambini con labiopalatoschisi di nutrirsi normalmente. Tra questi l’uso di una tettarella lunga che permette di ovviare al problema della comunicazione tra bocca e naso è quella maggiormente utilizzata: in questo caso il latte materno viene fornito al piccolo attraverso l’uso di un biberon.

Un altro strumento utilizzato è identificato con il termine di DAS: per chi volesse approfondire,  il funzionamento del dispositivo, questo è bene illustrato  andando al sito :  https://www.latte-materno.com/video-das/

3

Affidarsi ad un pediatra

Per poter vivere al meglio l’arrivo del bambino è fondamentale affidarsi ad un pediatra di fiducia che possa accompagnare i genitori in questo percorso. Infatti, date le potenzialità difficoltà che potrebbero verificarsi nell’alimentazione del piccolo, è importante che il pediatra tenga sotto controllo l’andamento della crescita, fornendo il proprio supporto.

Per quanto riguarda l’utilizzo di mascherine, questi non sono obbligatorie per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per coloro che hanno forme di disabilità non compatibili con l’utilizzo continuativo del dispositivo di protezione.

Sebbene l’emergenza Covid-19 abbia profondamente cambiato le abitudini delle famiglie a causa della chiusura prolungata delle scuole, è fondamentale cogliere questa occasione per passare più tempo insieme e migliorare le abitudini alimentari dei più piccoli. Si ricorda, infatti, che una dieta equilibrata e che prevede l’assunzione di tutte le tipologie di nutrienti consente di migliorare le difese immunitarie e di sostenere la crescita sana dei più piccoli.

Allo stesso tempo bisogna, per quanto possibile, incoraggiare i bambini a svolgere una regolare attività fisica: anche semplici movimenti, come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici, possono aiutare a scaricare le tensioni accumulate,  migliorareil  benessere generale e la qualità del sonno.

4

Per avere più informazioni

Per ricevere informazioni più dettagliate sul trattamento della labiopalatoschisi infantile è possibile fare riferimento al dottor Paolo Tagliabue, primario di neonatologia presso l’ospedale di Monza e operante anche presso il proprio studio privato. Grazie alla sua esperienza è in grado di accompagnare i genitori e i piccoli pazienti attraverso un percorso di crescita controllato e sano.